SCHIENA E CICLISMO

Ciao, oggi parliano di un binomio purtroppo troppo spesso indissolvibile : ciclismo e mal di schiena.

Quante volte ti è capitato di sentire dolori alla schiena dopo una lunga pedalata in bici ?

E' un problema con cui dobbiamo convivere o esistono delle soluzioni (esclusi i farmaci) ?

 

 

 

Il CICLISMO e la SCHIENA possono andare d'accordo?

Assolutamente si!

Contrariamente a quanto si pensa correntemente nell'ambiente, e pur essendo una problematica decisamente sentita e fortemente limitante nell'ambito ciclistico, il mal di schiena, può essere risolto col giusto approccio, e lasciare il Ciclista libero di pedalare, come e meglio di prima!

Un approccio intelligente, funzionale, specifico, altamente specifico, è ciò che il Ciclista ha bisogno per liberarsi una volta per tutte da questa dannata limitazione.
E se si è già arrivati al punto di pensare a mollare tutto e appendere la bici in garage, ecco questo è il momento di gonfiare le ruote e prepararsi al bello, tornare a pedalare con una schiena libera, forte e leggera!

L'eventuale sconforto derivante dai tanti tentativi e dai scarsi risultati lo comprenderemo e lo supereremo nelle prossime righe, semplicemente, non possiamo risolvere il problema con un approccio sbagliato, che non rispetti la fisiologia, il funzionamento del nostro corpo.

Se ci si concentra sul sintomo in modo esclusivo e limitato, ad esempio un blocco lombare che ci dà molta rigidità, una sciatica che non ci fa allacciare le scarpe, una cervicale che ci impedisce le manovre in macchina, e agiremo tentando di attenuarlo con cortisone, miorilassanti, antinfiammatori, antidolorifici. Risolveremo solo momentaneamente la sintomatologia, magari neanche completamente, e il problema rimarrà.

Il sintomo e il dolore sono un semaforo che ci indicano che qualcosa non và, il problema è ben altra cosa! E di conseguenza se vogliamo avere un giusto approccio e che sia soprattutto efficace e risolutivo è necessario agire sulla causa del problema, NON sul sintomo. Che si è importante, ma solo per risalire a cosa mi ha causato il mal di schiena.

Ad esempio:

La sciatalgia è il semaforo, il sintomo appunto, che mi indica una funzione alterata, che potrebbe corrispondere a una protrusione discale, un ernia discale, o magari ad una eccessiva tensione muscolare nella muscolatura profonda dei glutei.

Quindi, devo agire a livello discale e muscolare, compensando questi squilibri.

Squilibri di natura puramente meccanica, e la soluzione efficace può essere solo e soltanto di natura puramente meccanica.

Un farmaco o una terapia soltanto passiva, difficilmente, o quasi per nulla, saranno efficaci in una situazione simile. Sarebbe come voler fare la convergenza all'automobile cambiandogli l'olio!

Faremmo un'azione magari utile per altre problematiche e necessità, ma non per questa.

Il Male del Secolo

Capiamoci meglio, il Mal di Schiena, definito il male del secolo, è patologia fortemente limitante ma non mortale.
Coinvolge la stragrande maggioranza della popolazione, circa l'ottantacinque percento nei paesi industrializzati.

Le cause più comuni di questa problematica sono cause di natura non specifica, e coinvolgono 8 persone su 10, possiamo elencare:

 

- Posture e movimenti scorretti
- Eccessivo stress
- Sovrappeso, Obesità, scarsa forma fisica

 

Mentre soltanto 2 persone su 10 soffrono di un mal di schiena causato da problematiche specifiche, come:

- osteoporosi vertebrale
- malformazioni vertebrale
- ernia discale, ecc

 

Vediamo come da questi dati come il Mal di Schiena sia provocato in larghissima misura da fattori strettamente legati e collegati alle nostre abitudini e ai nostri comportamenti, a come ci muoviamo!

Posture e Movimenti Scorretti

Alla luce di quest'analisi quello che va evidenziato come fattore principale per i problemi alla colonna vertebrale sono appunto le posture ed i movimenti scorretti.

E' in assoluto il fattore scatenante di maggior rilievo nelle problematiche di schiena, ed è in assoluto il fattore N 1 che scatena il mal di schiena nel Ciclista, amatore o professionista.

La nostra schiena ha una determinata conformazione, che per il suo corretto funzionamento va assolutamente rispettata. Se durante la giornata lavorativa, lo sport, gli allenamenti, le uscite in bicicletta altero questa posizione (e in bici accade), la mia schiena funzionerà in modo sbagliato.

Ciò potrà produrre nel tempo dolore, limitazione, e se non prendo provvedimenti anche danno. Perché le posture alterate se non vengono correttamente compensate alla lunga possono degenerare in vere e proprie patologie.

Nel Ciclista ciò si potrebbe tradurre a livello lombare in protrusione discale prima, ed ernia poi, a livello cervicale invece in un artrosi precoce.

Vediamo nella figura sotto alla sinistra la forma naturale della colonna vertebrale, che rispetta il suo funzionamento, alla destra la colonna vertebrale in bici.

 

 

E' facile capire che con una meccanica così alterata la colonna sia esposta a malfunzionamento e a rischi seri.


Ed è anche di semplice intuizione come se il problema nasce da una postura sbagliata prolungata nel tempo (natura meccanica) a poco serva imbottirsi di farmaci e cose simili.

Sara' invece importance attuare un'azione specifica, attiva, che compensi l'inversione della curva lombare dovuta alla posizione aerodinamica in bicicletta e che compensi il carico sulla parte posteriore della cervicale.

In sintesi, la posizione del Ciclista altera inevitabilmente la corretta meccanica vertebrale, provocando sovraccarico discale, sovraccarico vertebrale, debolezza muscolare, rigidità articolare.

Con sintomi e problematiche quali:

- sciatalgia (protrusione discale ed ernia)

- rigidità lombare

- pesantezza della schiena

- rigidità e tensione cervicale

- brachialgia (formicolio braccia e mani)

- ecc

Tutto dovuto essenzialmente alla meccanica alterata a livello vertebrale, dalla postura scorretta tenuta in bicicletta.

Si può porre un rimedio efficace a tutto ciò?!?

Assolutamente si!

Ma, la soluzione deve prevedere un approccio attivo, diretto al problema, che lo scardini alla radice, i sintomi poi, una volta risolta la causa se ne andranno da soli.

D'altro canto, come posso pensare di risolvere il mal di schiena lombare provocato alterata posizione, con una pastiglia?.. Va da se che non è naturalmente possibile. Se è la posizione che mi provoca dolore e danno, devo, se voglio star bene, compensare attivamente questi squilibri meccanici.

In pratica e in ordine d'importanza, la soluzione e':

- compensare le curvature vertebrali in postura corretta (LOMBARE - CERVICALE - DORSALE) attraverso esercizi specifici
- decomprimere i dischi e le vertebre sovraccaricati seguendo obbligatoriamente le fisiologiche curvature della colonna vertebrale
- rinforzare i muscoli indeboliti, funzionalmente alla prestazione
- allungare/stretchare i muscoli contratti in modo analitico
- dare mobilità alla colonna nelle zone maggiormente rigide, con esercizi in scarico
- imparare le giuste posture nella vita quotidiana e la corretta gestione della spina dorsale

Dalla teoria alla pratica

Ecco una proposta pratica, NON sicuramente esauriente, MA, sicuramente efficace!

È come primo passo indubbiamente piacevole e soprattutto efficace per il primo punto appena esposto.

Posizione Psoas con supporto lombare e cervicale.

Eseguire questo esercizio dopo la pedalata e/o a fine giornata lavorativa. Seguendo queste indicazioni:

 

- portarsi gradualmente in posizione, appoggiando le gambe su di un letto oppure su di un divano, o ancora su altro supporto abbastanza grande e confortevole
- allineare bene la colonna vertebrale
- porre i due cuscini sotto la cervicale e la zona lombare (due asciugamani arrotolati vanno benissimo)
- lasciare totalmente le gambe rilassate ed abbandonate, molli
- fare lo stesso con la colonna vertebrale, rilassarla, abbandonarla
- respirare profondamente, e concentrare il respiro a livello addominale (gonfiando la pancia quando si "tira dentro" l'aria, respiri profondi e rilassati)
- lasciarsi totalmente rilassati per almeno 5'
- Quando ci si rialza, farlo con molta calma, ruotando su di un lato

 


CONTROINDICAZIONI: ci si addormenta!

 

 

NB: i cuscini inizialmente potrebbero in alcuni casi dare un leggero fastidio, ad esempio se siamo troppo contratti e rigidi, in questo caso è opportuno iniziare gradatamente, con cuscini più piccoli o con asciugamani arrotolati un pò di meno, e via via ci si abituerà e si troverà un ottimo giovamento. Il fastidio sarebbe frutto solo di rigidità eccessiva, ma ci indica in questo caso che è proprio quello di cui abbiamo bisogno, "la schiena ha un pò la forma della bicicletta, e và lentamente rieducata".

NB: questo è solo l'inizio, un bell'inizio, il primo passo di un bel viaggo risolutivo e soddisfacente.

Iniziate a provare e fatemi sapere le sensazioni!

Concludendo:

Non possiamo pensare di limitare le nostre passioni per limitazioni fisiche risolvibili.

Certo, se siamo scoraggiati dal mal di schiena e' più che naturale, soprattutto se si sono provate tante vie senza risolverlo efficacemente.

Ma il motivo è che non l'abbiamo risolto perché l'abbiamo approcciato con un sistema sbagliato, poco logico e per nulla specifico.

Si può pedalare in libertà, anche meglio di prima. basta attuare rimedi specifici, e per di più totalmente naturali e fisiologici.

 

Clicca qui sotto per avere maggiori informazioni:

Schiena&Ciclismo, Libero di Pedalare

 

Dr Alessandro Colombo